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Floriterapia senza confini

I Fiori di Bach, il "TUO" Benessere Naturale

Il ” Giardino ” Di Bach 

I Fiori di Bach rientrano in apparenza nella fitoterapia cioè la cura con le piante. Il loro proposito è di relazionarsi con la sfera mentale ed emozionale dell’individuo. Potrebbero dire di sé stessi: “nelle nostre gocce (perché si tratta di preparazioni liquide) c’è qualcosa di più, o di diverso, di sostanze  fisico – chimiche. Noi conteniamo l’energia e il carattere di certi fiori particolari, la loro personalità, l’anima”.  Una dichiarazione decisamente suggestiva e poetica: approfondirla, male non fa. Anzi, a detta di molti, fa bene.  Mi piace pensare a questi fiori come un gentile aiuto che ci viene dalla natura, per superare scompensi emotivi, disarmonie e conflitti interiori, le nevrosi varie che prima o poi si esprimono anche nel corpo, con malesseri.

I Fiori scoperti da Bach sono 38 in tutto (comprese alcune essenze tratte da gemme, e Rock Water, acqua di roccia) oltre ad  una composizione di 5 fiori che lui stesso ci tramanda e che chiamò Rescue Remedy.

Egli divise i suoi fiori in tre gruppi.

“I Dodici Guaritori “ che indicò per altrettanti dodici stati d’animo negativi da riequilibrare.

I Guaritori  furono i primi ad essere scoperti da Edward Bach alla fine del 1930 e corrispondono ai seguenti stati d’animo: la paura, il terrore, la tortura mentale, l’indecisione, l’indifferenza e la noia, il dubbio e lo scoraggiamento, l’invadenza, la debolezza, la scarsa fiducia in sé, l’impazienza, l’entusiasmo eccessivo, la solitudine;  tutte queste emozioni negative possono generare  altri e diversi disturbi fisici.

Agrimony per la tortura mentale e la sofferenza psichica; Centaury per la debolezza di volontà; Cerato per la sfiducia in se stessi; Chicory per l’invadenza; Clematis per l’indifferenza; Gentian per lo scoraggiamento; Impatiens per la tensione; Mimulus per la paura; Rock Rose per il terrore; Scleranthus per l’indecisione; Vervain per l’eccessivo entusiasmo; Water Violet per la solitudine;

Questi fiori corrispondono ad un tipo specifico di personalità congenita, identificando una precisa qualità dell’animo umano e per questo sono considerati come fiori base.

“I Sette Aiuti “ indicati per gli stati d’animo persistenti come i disturbi cronici o le patologie fisiche e mentali che si protraggono da tempo. Aiutano la persona a ritrovare il proprio  equilibrio:

1. Gorse;  2. Heather;   3.Oak;   4. Olive;  5. Rock Water;  6. Vine;  7. Wild Oat;

Molto spesso essi rappresentano una cronicizzazione o una enfatizzazione di alcune caratteristiche individuali dei 12 fiori  base in relazione alle circostanze esterne.

“I Diciannove Assistenti “ che non sono invece in alcuna relazione con le caratteristiche della personalità:

1. Aspen  2. Beech  3. Cherry Plum  4. Chestnut Bud   5. Crab Apple   6. Elm  7. Holly   8. Honeysuckle 9. Hornbeam  10. Larch  11. Mustard  12. Pine  13. Red Chestnut  14. Star of Bethlehem  15. Sweet Chestnut 16. Walnut  17. Wild Rose  18. White Chestnut  19. Willow

Ma in che modo agiscono i fiori?

Attraverso le gocce, la vibrazione sottile del fiore entra in sintonia con quella, simile e distorta, dell’individuo e la riassesta. Si determina così la condizione-base per stare davvero bene, con se stesso e, di conseguenza, con gli altri.

Ovviamente non bisogna prendere mai queste classificazioni come tassative, poiché nelle terapie energetiche occorrono molta intuizione, flessibilità e capacità di ascoltare anche, e soprattutto, …il non detto.

Io personalmente, nel massimo rispetto di Bach, considero semplicemente tutti e trentotto i fiori nella loro peculiarità, e indistintamente, senza tener conto di alcuna classificazione.

Aggiungo anche  di non aver mai accettato e condiviso le fantasiose teorie di chi sostiene (non si sa bene poi in base a che cosa visto che Bach non lo ha mai né detto né scritto!) che alcuni fiori non dovrebbero mai essere miscelati insieme altrimenti…(?)
ALTRIMENTI NON SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NULLA!

Beh, direi che per lo stesso motivo ho preso da subito anche le mie doverose distanze dall’uso di pendolini magici, dall’utilizzo dei fiori in relazione ai segni zodiacali e da altre corbellerie del genere. Per realizzare una composizione di fiori efficace occorre innanzitutto conoscere il metodo dopo averlo studiato e appreso con serietà, poi avere la capacità e gli strumenti intellettivi idonei per saper ascoltare chi ci chiede aiuto e infine utilizzare sostanze prodotte e commercializzate da Aziende serie del settore.

Bach non era uno stregone ma un medico, anzi di più, ed è per questo che il suo metodo di cura, seppur semplice e senza alcun effetto collaterale, secondo me, non può e non deve essere praticato a terzi da chi non lo ha studiato e non lo conosce approfonditamente e soprattutto da chi non  gli riserva il massimo rispetto e la debita e meritata dignità.

Invito quindi  chi sia veramente interessato ad apprendere coscienziosamente la Terapia di Bach ad avvicinarsi a questo metodo di cura con il giusto riguardo e la necessaria convinzione e fiducia nei suoi straordinari risultati.

Per lo stesso motivo invito chi voglia far uso della terapia di Bach e sperimentarne l’efficacia a diffidare di chi propina composizioni già pronte come fossero aspirine o fermenti lattici universali e, ancor più, di chi vi impronta una composizione dopo aver sentito ma non “ascoltato” il vostro bisogno di aiuto o malessere per pochi minuti e magari in mezzo alla confusione di un negozio pieno di persone che attendono il loro turno per essere servite.

Il risultato migliore che rischiate di ottenere è che i fiori, molto probabilmente, non funzioneranno e voi non potrete ripagare con la giusta gratitudine i sacrifici e gli studi del Dott. Bach perché vi convincerete, erroneamente, che la sua terapia non funziona !

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